mercoledì 7 marzo 2012
Ricordo sotto forma di lipogramma
Giorgio P. ha scritto La scomparsa, istruito a usar la vita, fatto la mappa di vari spazi (fra cui un'isola in Patagonia chiamata W), raccontando chi o cosa li abitava.
Ha raccolto i suoi ricordi, scritto la storia di un quadro, catalogato moltissimi libri sul lancio di pomodori in faccia a cantanti. Insomma, ha giocato con la scrittura, ma ogni suo gioco ha raccontato il vuoto in fondo alla vita.
Mi ricordo poi una sua foto famosa, con la barba da matto, il cardigan di lana grossa, un gatto in spalla.
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Mi compiaccio con il signor Hulot di siffatto ricordo. Molti anni fa iniziai con Giorgio la visita di una strana dimora di Parigi. Un palazzo in cui la vita di tutti gli abitanti, bloccata in un attimo infinito, si dipana in un gioco di incastri organizzato da un pazzo miliardario giramondo. Purtroppo non conclusi mai il fantastico, bizzarro viaggio. Ancora mi dolgo di ciò.
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