lunedì 4 luglio 2011

FUORI POSTO

Questo nasce dal non sentirsi a casa nel presente e quindi da una nostalgia per il passato. Reynolds racconta come l'idea di nostalgia avesse all'inizio una connotazione spaziale (questa particolare tonalità emotiva viene codificata nel XVII secolo dal medico svizzero Johannes Hofer per descrivere la malinconia dei soldati lontani da casa). Poi, poco per volta, viene in primo piano la connotazione temporale. Nostalgia come rimpianto per il tempo andato, per qualcosa di perduto. O per qualcosa che non è mai esistito. Ma in ogni caso, a connotare il tutto è un senso di estraneità dal presente, il sentirsi fuori posto, fuori luogo, nel qui e ora.
Mi vengono in mente a questo proposito le riflessioni di Agamben sulla distruzione dell'esperienza, contenute in Infanzia e Storia.

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